Come arredare casa nel 2023

Come arredare casa nel 2023

La fine del 2022 e l’inizio del 2023 portano con sé i segni evidenti degli ultimi due anni trascorsi a convivere con la pandemia e al dover restare forzatamente a casa più spesso di quello che avremmo desiderato instillando in noi il desiderio di ricreare nella propria abitazione quegli spazi di svago e benessere che eravamo soliti ritrovare al di fuori dell’ambiente casalingo o anche per organizzare il nostro ufficio direttamente a casa.

Una casa non più immaginata come luogo di sosta fra un impegno e l’altro ma come IL LUOGO da vivere con la famiglia e gli amici e come ambiente di lavoro alternativo all’ufficio.

Il nuovo living: tra Grand Millennial, japandi, decor biofilo, wabi-sabi.

Di cosa si parla quando si parla di queste tendenze?

Le tendenze sono cicliche come la moda, nell’ultimo periodo si sta diffondendo il desiderio di ricreare in parte quella atmosfera di protezione che molti trovavano solo a casa dei propri nonni. La prospettiva è nuova ma non troppo, poiché lo sguardo è rivolto al futuro ma al tempo stesso con una mano ci si protende a pescare qualcosa di unico e rievocativo nel baule della nonna.

I millennial rinnegano il gusto dei genitori e abbracciano quello dei nonni, si parla dunque della ribalta del granny-chic che a sua volta confluisce nella più ampia corrente del Grand Millennial. Ma la tendenza non e’ unica: le acque che confluiscono nell’unico fiume del decor 2023 sono molteplici e spesso contrastanti.

E’ doveroso segnalare quella corrente che inquadra nella sua visione un desiderio orientale e di minimalismo scandinavo di cui ne è l’espressione il Japandi. La capacità è quella di saper mescolare dei pezzi emblematici della cultura scandinava e del design giapponese. La risultante sarà una casa dove regnerà l’autenticità che con abilità riuscirà ad adattare elementi e tessuti naturali, con lampade di ispirazione giapponese, teli di lino e qualche piccolo oggetto di abbellimento che dia il senso della preziosità e della imperfezione secondo il metodo giapponese di riparare ciò che è rotto utilizzando la polvere d’oro, il kintsugi secondo il gusto della perfetta imperfezione o wabi-sabi.

Arredamenti e eco-sostenibilità

Come già detto lo sguardo al passato ci da l’opportunità di riscoprire il riuso, pezzi iconici presi un po’ qui un po’ lì, dalla cantina al mercatino dell’usato. Molte aziende adoperano infatti materiali riciclati e rigenerati per la produzione di arredamenti. La stessa fase produttiva tende a divenire più eco-friendly e meno impattante sull’ambiente.

D’altra parte altre aziende che producono mobili di legno sono diventate leader in un mercato tutto nuovo e innovativo, ma dalle linee classiche e guizzi di modernità, che hanno fatto del riuso la loro parola d’ordine. Utilizzando legni dalla provenienza insolita come le briccole (pali di legno di quercia usate a Venezia per fare da guida alle imbarcazioni) in grado così di dare una seconda e terza vita al legno, oppure utilizzando esclusivamente legni di alberi già caduti o da tagli programmati e infine andando a scavare in vere e proprie foreste fossili come nel caso del Kauri in Nuova Zelanda.
Queste foreste abbattute dalle intemperie e riscoperte dagli uomini e riutilizzate in modo sostenibile e interpretate secondo la tradizione dell’artigianato italiano.

Il divano al centro della stanza

Il divano, centro della convivialità, nel 2023 sarà comodo, morbido e avvolgente, dalle forme sinuose chiudendo in parte alle linee dritte e alle forme squadrate. Ben disposto al centro della stanza oppure poggiato su una parete di accento decorata sapientemente da un wallpaper con un gusto biofilo, il sofà sarà il centro della convivialità dell’ arredamento casa e non solo una seduta per guardare la tv. L’imbottito sarà il re della casa, bello davanti e dietro e perché no magari bifacciale.

Le ispirazioni sono molteplici e i materiali infiniti, il living del 2023 sarà il trionfo della materia in tutte le sue declinazioni, dalla finitura raffinata alla materia bruta, in una ottica moderna ma contemporanea e senza pregiudizi che adopera il gres ma anche il marmo, legni pregiati e boiserie. E in linea con quel desiderio o piuttosto esigenza, di restare a casa che fa sorgere quel bisogno sempre più diffuso di predisporre angoli bar in casa, vetrine e cantinette, e infine spazi di lavoro con scrivanie ben integrate nell’ambiente casalingo tanto da essere oramai parte del normale arredamento. La scrivania non più rinchiusa nel famoso studio, ma da esposta e ben posizionata in una parte ben a vista della casa.

Tutto indica un bisogno nuovo di abitare, a metà strada tra lo stile parigino e il mindfulness del resort, orientata dunque al benessere degli individui che la vivono. I colori caldi e la scelta di linee che accompagnano lo sguardo sono l’interpretazione dei sogni nuovi che animano le persone e che prendono vita a partire dai materiali raw, tra lo scarno e l’imbottito.

La casa è il luogo dove ci si ritrova dopo aver lottato tutta la giornata e il desiderio è quello di avvicinarsi a una bella tavola rivestita di lino, coccolarsi tra dei cuscini accomodati sul divano, poter poggiare una tazza di tè su un tavolino basso di legno decorato da un centrino d’antan e leggere un libro e infine rilassarsi magari in una bella vasca freestanding scaldata dalle luci delle candele.
La casa del 2023 potrebbe essere un sogno ma alla portata di tutti perché il mercato consente infinite opzioni tra infiniti prezzi, come in tutte le cose bisogna saper scegliere, farsi consigliare da esperti del settore, ma soprattutto avere a cuore il proprio benessere psicofisico.

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