Il chinotto, nome scientifico Citrus Myrtifolia, è un agrume che forse non conosci. Le sue origini sono avvolte nel mistero, ma si narra che intorno al ‘600 un navigatore livornese scoprì questa pianta in Cina e la portò in Italia. La coltivazione del chinotto attecchì soprattutto in Liguria, in particolare nella zona di Savona.
Non immaginatevi un albero gigantesco! La pianta del chinotto raggiunge al massimo un metro e mezzo di altezza. I suoi frutti sono di colore arancio, ma attenzione: il sapore è tutt’altro che dolce. Prima di assaggiarlo, pensateci due volte perché è davvero amarissimo!
Dal frutto alla bevanda: una storia tutta italiana
Dopo l’importazione, i frutti del chinotto vennero inizialmente utilizzati nel settore dolciario per produrre canditi. Il gusto dolce-amaro conquistò il palato degli italiani, tanto che nel Savonese si sviluppò una vera e propria industria del chinotto.
Ma la vera svolta arrivò negli anni ’30, quando qualcuno ebbe la brillante idea di spremere il chinotto, proprio come si faceva con le arance per produrre le famose aranciate. Pare che nessuno sappia con certezza chi fu l’inventore della bevanda al chinotto, ma negli anni ’50 il marchio più diffuso era Recoaro.
Le marche di chinotto più famose
Oggi, diverse aziende italiane producono chinotto:
- Sanpellegrino: con il suo famoso Chinò.
- Acque Minerali Lurisia: produce “Il vero chinotto” utilizzando i chinotti di Savona.
- Coca Cola: propone la Fanta all’essenza di chinotto.
- Spumador: anche questa azienda utilizza i veri chinotti di Savona.
Ma cosa lo rende così speciale? Ecco alcuni motivi:
- Un agrume raro e prezioso: Il chinotto (Citrus myrtifolia) è un agrume che cresce principalmente in Liguria, in particolare nella zona di Savona. La sua coltivazione richiede cure particolari e la produzione è limitata, il che lo rende un frutto pregiato.
- Un sapore inconfondibile: Il gusto del chinotto è agrodolce, con note amare e aromatiche che lo distinguono da qualsiasi altra bevanda. È un sapore complesso e rinfrescante, perfetto per dissetarsi e stuzzicare il palato.
- Una bevanda versatile: Il chinotto può essere gustato in diverse occasioni: come aperitivo, a fine pasto, o semplicemente per una pausa dissetante. Si abbina bene a piatti di pesce, carni bianche e formaggi.
- Una tradizione italiana: La produzione del chinotto ha radici antiche e fa parte della tradizione culinaria italiana. Bere un chinotto significa assaporare un pezzo di storia e cultura del nostro paese.
- Benefici per la salute: Il chinotto è ricco di vitamina C e antiossidanti, che contribuiscono al benessere dell’organismo. Ha proprietà digestive e dissetanti, ed è un’alternativa naturale alle bevande gassate zuccherate.
- Un’esperienza sensoriale completa: Il chinotto non è solo gusto, ma anche aroma e colore. Il suo profumo intenso e il suo colore ambrato scuro lo rendono un’esperienza sensoriale completa e appagante.
Curiosità sul chinotto che forse non sai:
- Parente dell’arancia amara: Sapevi che il chinotto, con il suo gusto unico, appartiene alla stessa famiglia dell’arancia amara? Nonostante le differenze di sapore, questi due agrumi sono strettamente imparentati.
- Un’espressione colorita: In alcune zone d’Italia, l’espressione “mi fai un chinotto?” oppure “fare un chinotto” assume un significato decisamente piccante! È un modo informale e un po’ irriverente per riferirsi al sesso orale.
- Non solo bevanda: In Liguria, la patria del chinotto, questo versatile agrume non si limita a dissetare. Viene utilizzato anche per preparare deliziose marmellate, mostarde e persino liquori aromatici.
- Chinotto autentico: La Spumador, nota produttrice di chinotto, utilizza i veri chinotti di Savona per la sua bevanda. Un garanzia di qualità e autenticità per un gusto inimitabile.
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